Google+ Un giorno come un altro: Il sedano nei periodi di festa

sabato 19 aprile 2014

Il sedano nei periodi di festa








Ogni qualvolta c’è l’imminente arrivo di una festa comandata, a casa mia, succede il finimondo, per un giorno o al massimo una giornata e mezza che i supermercati e tutte le attività commerciali, sono chiuse, la paura di rimanere senza “qualcosa” fa scattare un terrore atavico di rimanerne “senza” (senza cosa poi? Ancora non l’ho capito!). Si compra di tutto in enormi quantità, soprattutto di cibo, visto la presenza di tutta la famiglia per festeggiare questo o quell’evento (in totale se vogliamo contare anche il cane siamo 12!).
Da qui solitamente io sono l’incaricata di andare a fare la spesa, e se già nei giorni feriali, mi sembra di essere un mulo da traino, visto gli innumerevoli pacchi e pacchettini, nei periodi prefestivi mi sembra di essere un camion da rimorchio. Litri di acqua (in casse) neanche se dovesse esserci la siccità per un mese, pane come se dovessimo aprire una paninoteca concorrente alla Mc Donald’s, formaggi, insaccati, carne, pesce, verdure, frutta… Si! Perfino la frutta che a fine pasto nessuno tocca e guarda con stizza come per dire: “Frutta? A me? Se proprio devo fare spazio nel mio stomaco per qualcosa, preferisco una fetta di torta, piuttosto che una mela!”.
Ebbene, dopo giorni interminabili di spese in svariati supermercati della città, si arriva alla vigilia della festa, quando ormai si crede di aver comprato tutto, a rilassarsi, comprando l’ultima confezione di uova o di latte, un paio di dadi di lievito, giusto per essere sicuri… e il sedano!
No! Cazzo! Il sedano! Di nuovo??? E scatta la crisi familiare! Plotoni di parenti vengono inviati e dislocati nei vari supermercati della città, per cercare un gambo di sedano. Si guarda anche nei carrelli delle persone che girovagano persi nei meandri dei corridoi del supermercato, in cerca non sanno nemmeno loro di cosa, per vedere se si sono accaparrati loro l’ultimo gambo del prezioso vegetale. Nessuna traccia. Nei frigoriferi solo qualche foglia di prezzemolo, ma di sedano niente. Si chiede allora, con palese disperazione, ai commessi del supermercato che, notando la nostra preoccupazione, con tono serio e partecipe dicono “No, mi spiace è finito!” – “Ma non ne avete ancora un po’ un frigo?” – “No, niente!” – “Va beh, ma domani siete aperti metà giornata, vero?” – “Ma domani è festa! Siamo chiusi tutto il giorno!”.

PANICO!!!


Si torna a casa di fretta e furia, vengono interpellate tutte le istituzioni, si fanno telefonate a destra e manca, per cercare qualcuno che ne abbia un po’ da qualche parte.
Ogni giorno prefestivo, è sempre la stessa storia! A casa mia ci si dimentica del sedano! Si comprano le cose più svariate, anche la Coca-cola che nessuno beve mai, eppure ci si scorda sempre del sedano. Ma cosa avrà fatto di male lui? Solo nel suo banco frigo per intere giornate che poi magicamente sembra diventare indissolubilmente l’ingrediente segreto di ogni nostro pasto speciale e che con precisione certosina e puntualità svizzera riusciamo a dimenticare.
Nel frattempo un’aria di sospetto si instaura tra i componenti, si inizia con toni di accusa:  “Avevi detto che te ne saresti occupata tu!” – “Ma nella mia lista della spesa non c’era! Forse l’hai detto a lui!” – “Eh no, non cominciamo a dire che è colpa mia!” – “Sono sicura di averlo scritto da qualche parte…”, sospetti su sospetti, nessuno è escluso, ma non c’è tempo per i processi e le accuse: SERVE IL SEDANO!
La ricerca del gambo di sedano, diventa così come la ricerca del Santo Graal! Averne un pezzettino significa salvare il pasto del giorno dopo! Dopo ore interminabili di ricerche mentre l’orologio sta per decretare la chiusura dei supermercati, ecco che arriva trionfante il salvatore, colui che alla fine, riesce sempre a trovare il gambo di sedano. Il prode cavaliere viene osannato e celebrato come se avesse svolto il giro del Mondo in 80 giorni e le 12 fatiche di Ercole in mezza giornata rimanendo in equilibrio su un filo e su un solo piede! Tutti lo ringraziano, come se avesse salvato il pasto, come se fosse il fautore di tutta la preparazione del banchetto, ma almeno così si può considerare chiusa la giornata, e dopo attimi di panico, si respira finalmente un’aria di pace e serenità.
Il giorno dopo, mentre tutti i commensali sono seduti a tavola, la storia della scomparsa del sedano, sembra una storia vecchia, che tutti si lasciano alle spalle e che nessuno vuole ricordare, tutti fanno finta di nulla e si mangia e beve in allegria…

Ma una domanda me la pongo sempre: Ma alla fine sto sedano a cosa serviva?

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